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🌿 Nasce il Vision Lab: sostenibilità e innovazione nel cuore del Delta del Po

Conduzioni Agricole Forte presenta con orgoglio il Vision Lab, un nuovo spazio dedicato alla sostenibilità, alla difesa della biodiversità e alla valorizzazione della tradizione agricola italiana. Un laboratorio di idee e prodotti, nato nel cuore del Parco del Delta del Po, che porta avanti la filosofia “Feed to Food”, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra alimentazione, salute e territorio.

Un progetto radicato nel territorio

Il Vision Lab nasce in una zona unica: la Riserva della Biosfera riconosciuta dall’UNESCO, un ecosistema protetto dove uomo e natura convivono in equilibrio. Qui, Conduzioni Agricole Forte coltiva da anni erba medica disidratata di altissima qualità, grazie a un suolo fertile e a un clima favorevole, in grado di conferire forza e vitalità alle colture.

La scelta di puntare su un sistema agricolo a km0, tracciabile e sostenibile, è parte della missione dell’azienda: creare valore attraverso il rispetto dell’ambiente, della salute e delle tradizioni locali.

L’erba medica: una pianta, mille benefici

Al centro del progetto c’è lei: l’erba medica, anche conosciuta come alfalfa, una foraggera ricca di beta-carotenevitamineproteine e omega 3. Usata tradizionalmente come alimento per il bestiame, oggi diventa protagonista di nuove applicazioni in ambito alimentarecosmetico e nutraceutico.

Con l’alimentazione degli animali a base di erba medica disidratata, si ottengono prodotti di straordinaria qualità, caratterizzati da profili nutrizionali e aromatici unici.

I prodotti del Vision Lab

Dal lavoro del Vision Lab nasce una gamma di prodotti innovativi e genuini, che raccontano un territorio e una visione sostenibile dell’agricoltura:

🧀 Formaggio affinato all’erba medica

Un pecorino a latte crudo, realizzato in collaborazione con un caseificio calabrese aderente al Presidio Slow Food. Le forme vengono massaggiate e affinate con erba medica, che arricchisce il prodotto con antiossidanti naturali e ne prolunga la conservazione.

🥓 Prosciutto crudo “Connubio”

Un prodotto esclusivo nato dalla partnership con una storica azienda di salumieri. Il prosciutto viene affinato con erba medica, che gli conferisce sfumature aromatiche uniche e rafforza il valore nutrizionale delle carni. Un vero “connubio” tra innovazione e tradizione.

🥖 Linea da forno “Taste Life”

Un’esperienza sensoriale che inizia al primo morso: grissini, cracker, biscotti e miele naturale con note erbacee. Tutti prodotti creati per evocare il profumo e la genuinità di un campo di erba medica in fiore.

🧴 Linea cosmetica “Take Care”

Con l’aiuto di esperti del settore, nasce una linea di cosmetici naturali a base di cellule staminali di germogli di erba medica. Dieci referenze per la cura del viso e del corpo, pensate per proteggere e nutrire la pelle in profondità. Una nuova frontiera della cosmesi nutraceutica, che unisce natura, scienza e benessere.

“Coltiviamo la salute. Per le persone, per gli animali, per l’ambiente.”

Il Vision Lab rappresenta un passo fondamentale nel percorso di Conduzioni Agricole Forte verso un’agricoltura etica, integrata e rigenerativa.
Attraverso il recupero della tradizione e l’uso innovativo delle risorse naturali, l’azienda punta a generare valore duraturo per la comunità e per l’ecosistema in cui opera.

📍 Parco del Delta del Po – Riserva della Biosfera UNESCO
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Macelli e Covid-19: impianti di lavorazione della carne al centro di focolai in tutto il mondo. Situazione critica negli USA

Caotici e folli. Così il Guardian, riprendendo un commento di Ben Lilliston dell’Institute for agriculture and trade policy britannico, definisce i grandi macelli che in molti paesi stanno diventando focolai di Covid-19, preoccupando le autorità sanitarie. Questi luoghi, insieme agli allevamenti intensivi e ai wet market, rappresentano diversi aspetti di un rapporto malato con la natura, di cui l’umanità paga ora il conto.

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Sempre meno gestiti da macellatori indipendenti e sempre più anelli di filiere enormi, in mano a colossi di dimensioni planetarie come Cargill e Tyson Food, ma al tempo stesso luoghi dove vigono condizioni di lavoro che vengono sovente accostate alla schiavitù, i macelli hanno sempre continuato a lavorare durante la pandemia (almeno fino allo scoppio dei focolai), questo ha favorito la diffusione del coronavirus, all’interno e all’esterno.

Il caso più eclatante è quello degli Stati Uniti, con oltre 180 impianti colpiti, ma situazioni analoghe si segnalano in Irlanda, Spagna, Germania, Regno Unito, Canada, Brasile e Australia. L’effetto drammatico è l’abbattimento obbligato di migliaia di capi che gli allevatori non si possono più permettere di mantenere a causa dell’inceppamento della filiera della carne.

Come tutto ciò sia potuto succedere è abbastanza chiaro. Per le particolari situazioni lavorative che si creano nei macelli, spesso non è stato possibile indossare le opportune protezioni o introdurre le misure di distanziamento e disinfezione, spiega il Guardian. In più in molti paesi la forza lavoro è costituita da immigrati, anche irregolari, che sfuggono ai controlli e vivono in abitazioni affollate, dove il contagio si diffonde velocemente.

Il risultato è un lungo elenco di focolai.

La contraffazione è la maggiore minaccia!

Secondo un’analisi condotta da un team di ricercatori dell’Università di Belfast su 413 casi di frode identificati tra il 1997 e il 2017 nella catena di approvvigionamento delle carni bovine, la contraffazione risulta essere la maggiore minaccia per la filiera, rappresentando il 42,9% dei casi di frode. Secondo lo studio inoltre l’elaborazione primaria risulta essere l’area più vulnerabile, rappresentando il 35,8% delle segnalazioni.

Lo scandalo “Horsemeat” del 2013, scatenatosi con l’identificazione di carne di cavallo all’interno di preparati surgelati e prodotti a base di carne che secondo l’etichetta avrebbe dovuto essere bovina, ha messo in luce le vulnerabilità della catena di approvvigionamento europea delle carni bovine. Questo scandalo ha comportato richiami di prodotti di massa in tutta Europa, una flessione delle vendite di carne bovina e conseguenti perdite economiche per gli attori della filiera.

Un gruppo di ricercatori della Queen’s University di Belfast ha quindi deciso di effettuare
una review con l’obiettivo di migliorare la comprensione della vulnerabilità della catena di approvvigionamento delle carni bovine mediante l’uso dell’analisi delle tendenze, di consentire la formulazione di strategie che potrebbero aiutare a prevenire e individuare le frodi nei prodotti a base di carne bovina e di facilitare in futuro una maggiore protezione per i consumatori e l’industria.

Comprendendo meglio le frodi che si stanno verificando possiamo mirare alla prevenzione, rilevazione e mitigazione delle frodi e quindi ad una migliore protezione della catena di approvvigionamento” ha riferito Kelsey Robson, del Gruppo per la Sicurezza Alimentare della Queen’s University di Belfast, a FoodNavigator.

In relazione al tipo di frode, la contraffazione dei prodotti rappresenta la più grande minaccia alla catena di approvvigionamento della carne bovina. La trasformazione primaria è l’area più vulnerabile.

Arriva il marchio di sicurezza per i prodotti made in Italy!

Il prodotto Made in Italy è al centro del progetto per stabilire il marchio di riconoscibilità per i cibi dei più piccoli: l’annuncio arriva direttamente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Un marchio che certifica la sicurezza del prodotto Made in Italy sarà visibile sulle confezioni degli alimenti destinati ai più piccoli: ad annunciarlo è stato il Ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova: l’obiettivo è quello di promuovere una corretta alimentazione e la qualità dei prodotti destinati ai bambini.

La Bellanova si è detta entusiasta per il progetto: “Per noi è una priorità assoluta promuovere l’alimentazione corretta. Questa è una scelta di valore con un impegno quinquennale che riguarderà i prodotti delle varie filiere per un totale di 25mila tonnellate”. I prodotti sotto la lente d’ingrandimento sono oliocarneortofrutta e pesce, rigorosamente 100% prodotto italiano. L’idea è anche quella di affidabilità per un marchio che sia sicuro e che punti alla valorizzazione delle vendite all’estero.

Le aziende dei cibi per bambini hanno sposato il progetto e vogliono contribuire per la certificazione italiana della propria filiera. Si tratta di un percorso di trasparenza che incentiverà i consumatori ad acquistare prodotti di qualità e assolutamente sicuri.

Una sana e corretta alimentazione, partendo proprio da piccoli, è un buon segnale per la vita futura per i tuoi figli, nipoti o anche semplici conoscenti: mangiare sano non è cosa di poco conto, tutt’altro.

Vuoi saperne di più?
https://www.ohga.it/lalimentazione-corretta-per-i-bambini-passa-anche-dalla-qualita-arriva-il-marchio-di-sicurezza-per-i-prodotti-made-in-italy/


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